OBIETTIVI FORMATIVI (SPECIFICI E TRASVERSALI)
L'obiettivo principale del progetto formativo del dottorato è quello di formare figure professionali di alto livello. Attraverso l’erogazione di corsi accademici e specialistici, seminari, scuole e attività di ricerca guidata il futuro dottore di ricerca, viene “formato” ad acquisire un approccio al processo scientifico improntato su una mentalità di ricerca “open science”, così come ad una visione concreta di applicabilità nei settori imprenditoriali. Il corso di Dottorato mira a soddisfare la richiesta di raggiungimento dei nuovi obiettivi di ricerca e alta formazione necessari a rispondere alle necessità delineate nelle Priorità di Sistema e gli Ambiti di Ricerca e Innovazione identificate nel Programma Nazionale per la ricerca 2021-2027 (PNR) e nelle Missioni alla base del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il percorso formativo e di ricerca che caratterizza il dottorato in Scienze veterinarie, Biotecnologiche e Agrarie si inserisce tra le proposte di dottorati innovativi di tipo interdisciplinare, basati sulla costruzione di reti internazionali e inter-settoriali per il potenziamento della ricerca biomedica. Il processo scientifico di approfondimento delle conoscenze relative alle scienze di base come di quelle specialistiche, quali anche il settore della sanità pubblica, il settore ispettivo degli alimenti di origine animale, così come la ricerca in ambito zootecnico, presenta la possibilità di un approccio allargato basato sulla cooperazione continua tra i vari settori scientifico disciplinari coinvolti. La tipologia intersettoriale e multidisciplinare che caratterizza questo dottorato, garantisce una maggiore diffusione della conoscenza negli ambiti di interesse del PNRR, al fine di migliorare l'accessibilità, la fruizione e condivisione dei risultati della ricerca non soltanto in campo accademico, ma anche favorendo l’osmosi e il trasferimento orizzontale dei saperi scientifici all’imprese e al territorio, facendosi promotore di nuovi e fattivi strumenti di collaborazione. Gli ambiti di interesse in cui si sviluppano le linee di ricerca del Dottorato sono, quindi, rappresentate dalle Scienze di base, Scienze Ispettive e Salute Pubblica, Scienze Cliniche, così come anche dalle Scienze Bio-patologiche, delle Produzioni zootecniche, delle Scienze agrarie e di tecnico-agronomica con un indirizzo alla sostenibilità e alla transizione ecologica. I distinti curricula si orientano verso la ricerca innovativa e lo sviluppo di conoscenza all’interno dei vari settori scientifico disciplinari che li compongono quali VET, AGR, BIO e CHIM. L’ estensione delle tematiche affrontate (caratteristica delle scienze veterinarie) ha richiesto la definizione di percorsi formativi parzialmente comuni a tutti i dottorandi, per poi differenziarsi in tematiche specifiche nei diversi ambiti di ricerca. Gli obiettivi strategici del percorso formativo si rivolgono al potenziamento della cultura dell’innovazione e dell’internazionalizzazione che garantiscano, al futuro dottore di ricerca, un approccio al processo scientifico improntato su una mentalità di ricerca “open science” e di applicabilità nei settori imprenditoriali. Il Corso di Dottorato intende preparare Dottori di Ricerca in settori fondamentali in cui possano interagire e integrarsi competenze derivanti sia da discipline di base biologiche e mediche che applicative in campo industriale, agrario e ispettivo. I destinatari della condivisione del percorso di ricerca interdisciplinare di questo dottorato, connessi agli obiettivi del PNRR, possono essere rappresentati da varie figure istituzionali e imprenditoriali, sia pubbliche che private quali gli Istituti zooprofilattici sperimentali, Aziende Sanitarie Locali, Assessorati regionali agricoltura e ambiente, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici e privati, Imprese dei settori di interesse zootecnico, Organismi di certificazione per l’ambiente, Organismi di certificazione per il controllo qualità e per il controllo delle produzioni biologiche, Aziende agroalimentari, Aziende mangimistiche, Aziende farmaceutiche, Laboratori di analisi, etc. L’approccio delle tematiche trattate nell’ambito degli obiettivi del PNRR, privilegia diverse attività di ricerca, già in parte attive, orientate all’erogazione di servizi innovativi per la ricerca applicata e per il trasferimento tecnologico, nell’ottica di un’unica azione sinergica capace di trasferire alla pratica i risultati del proprio impegno nella ricerca biomedica e agro-alimentare, in un'ottica One health. Il percorso dottorale prevede, conseguentemente, attività di studio e di ricerca presso enti di ricerca, imprese e sedi di ricerca/imprese estere, i cui periodi vengono programmati nel rispetto di un approccio interdisciplinare e di comunicazione tra ambiti scientifici diversi, al fine di applicare il progresso scientifico alla realtà imprenditoriale.
L’organizzazione del piano formativo si pone come complemento di elevata qualificazione dei percorsi formativi dei livelli precedenti (Lauree Magistrali), già attivi o in programmazione, presso l’Ateneo di Messina andando a completare così un paradigma formativo di eccezionale qualità e forte caratterizzazione. L’interazione, già ampia, con il mondo delle attività produttive è destinata ad essere rafforzata non solo al fine di formare figure professionali aggiornate e di elevata competenza, ma anche al fine di creare quella sinergia e interazione fondamentale per garantire un percorso formativo di pregiata qualità.
DESCRIZIONE OBIETTIVI SCIENTIFICI E FORMATIVI (SOLO PER I DOTTORATI INDUSTRIALI):
AZIENZA FLORTECNICA s.r.l., unipersonale
Titolo Progetto
Innovazioni sostenibili di processo e di prodotto nel settore delle piante fiorite e aromatiche.
La presente offerta scientifica e formativa si inserisce piena-mente all'interno degli obiettivi previsti dal PNNR, in cui si sot-tolinea, ad esempio, la necessità di adeguare i protocolli di produzione adottando delle tecniche di coltivazione sostenibili, la tutela, conservazione e valorizzazione della biodiversità vegetale e animale, della riduzione degli input chimici a favore della sostenibilità ambientale. In questo contesto, la presente pro-posta scientifica di ricerca parte dal presupposto che nono-stante l'ampia base biologica, il comparto florovivaistico mani-festa più delle altre esigenze di innovazione produttiva, necessaria per rispondere all'interesse del mercato verso nuovi pro-dotti. L'ambiente mediterraneo si caratterizza come uno dei
più ricchi siti di biodiversità a livello mondiale, caratterizzato da una vegetazione che manifesta una forte resilienza agli stress abiotici. Le possibilità di individuare genotipi interessanti a fini ornamentali sono piuttosto numerose data l'ampiezza della flora presente nel Bacino del Mediterraneo.
Obiettivo generale della seguente proposta è di contribuire, at-traverso innovazioni di prodotto, ad incrementare la competiti-vità del settore rispondendo alle nuove tendenze di un mercato sempre più internazionale.
L'attività sarà principalmente rivolta alla caratterizzazione e valorizzazione di germoplasma nativo della regione siciliana come possibile nuovo prodotto in vaso sia fiorito che aromatico.
In particolare sarà esplorata la flora della Sicilia orientale, ed in particolare quella dei Nebrodi, per l'individuazione di specie che rispecchiano le caratteristiche dello standard aziendale.
L'attenzione sarà rivolta verso nuove specie che siano di interesse per i consumatori, redditizie (rapporto prezzo/costo), con un tempo di coltivazione in serra contenuto e che non subiscano una forte concorrenza da parte delle specie già presenti sul mercato.
Un aspetto fondamentale per l'introduzione di una nuova specie è legato alla necessità di mettere a punto per ogni prodotto un adeguato protocollo di propagazione prima e di coltivazione poi.
Obiettivo quindi del progetto, dopo l'individuazione dei mate-riali biologici di potenziale utilizzo sarà quello di definire un razionale e sostenibile protocollo per la gestione del processo di coltivazione in vaso al fine di perseguire risultati di qualità ambientale e di sostenibilità economica.
Modalità di svolgimento delle attività formative e di ricerca:
La ricerca prevederà le seguenti attività:
a) analisi del contesto ambientale;
b) selezione di specie spontanee di interesse ornamentale e aromatico presenti nella flora siciliana orientale;
c) studio del processo di germinazione;
d) studio della propagazione (gamica e agamica) e messa a punto dei protocolli di coltivazione (utilizzo di radicanti, biostimolanti, substrati sostenibili innovativi, ecc.);
e) caratterizzazione biologica, estetica e funzionale, valuta-zione dell'adattabilità delle specie spontanee alla coltivazione in vaso e caratterizzazione del profilo aromatico delle specie
officinali.
AZIENDA PRIMER S.r.l.
Titolo Progetto
La tematica del percorso di dottorato proposto è relativa all'indagine dei possibili meccanismi molecolari responsabili della resistenza genetica alla leishmaniosi delle razze canine autoctone mediterranee. La ricerca riguarda la possibilità di utilizzare il cane come modello per patologie riscontrate anche nell'uomo, nell'ambito del concetto di “One Health”, rispondendo all'approccio “open science” e ai “Principi FAIR Data”. La leishmaniosi è una malattia zoonotica causata dall'infezione da parte di un protozoo, Leishmania spp., trasmesso dalla puntura di un insetto della famiglia Psychodidae (genere Phlebotomus) e, il cane domestico è il principale serbatoio di questo parassita, che provoca anche malattia nell'uomo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ogni anno si registrano tra 700.000 e 1.000.000 nuovi casi nell'uomo e tra i 26.000 e i 65.000 decessi dovuti a questa malattia. In Europa occidentale, si concentra il 70% dei casi di leishmaniosi cutanea, e, secondo l'OMS, uno dei più importanti fattori di rischio è il cambiamento climatico. Attualmente non esistono trattamenti curativi per questa malattia, né per l'uomo né per altre specie, compreso il cane. Inoltre, sebbene esistano vaccini commercializzati per i cani nessuno di essi supera l'80% di protezione contro l'infezione, per cui sono necessari ulteriori studi per trovare nuovi trattamenti e/o vaccini, sia per l'uomo che per gli animali serbatoio. Alcuni studi dimostrano una diversa prevalenza della malattia a seconda della razza canina, in particolare, è stato recentemente pubblicato un articolo in cui questo fenomeno è stato osservato nell'isola Balearica di Ibiza, che suggerisce una possibile influenza genetica sulla resistenza a questa patologia, supponendo che alcune razze possano presentare una maggiore risposta immunitaria specifica contro le infezioni. Questa maggiore risposta immunitaria potrebbe essere mutazione puntiforme (Single Nucleotide Polymorphisms, SNPs) che è stata riscontrata nelle popolazioni di cani provenienti da aree endemiche come il Brasile e l'Italia.
Il progetto intende quindi analizzare le caratteristiche sierologiche, immunologiche e genetiche della razza canine autoctone siciliane quali il Cirneco dell'Etna e il Mastino Siciliano, al fine di determinare se le modifiche riscontrate nel Podengo Ibicenco che potrebbero essere associate a una maggiore resistenza all'infezione da L. infantum siano presenti anche in altre razze autoctone dell'area mediterranea, dove questa malattia è endemica.
Il Progetto rappresenta uno strumento per l'approfondimento di conoscenze ed interventi mirati sulla tematica della zoonosi, atti a contribuire in modo significativo a un possibile ruolo di fattori genetici di resistenza e/o suscettibilità su basi immunologiche differenziali di specifiche razze canine, valorizzando anche le possibili ricadute in termini di prevenzione per la salute umana.